Mercato auto dicembre +21% ma la svolta green tarda ad arrivare

Secondo i dati diffusi dal CED del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le 104.915 unità di dicembre (+21%) portano l’anno 2022 a chiudere con 1.316.702 immatricolazioni di autovetture nuove, pari al -9,7% sul 2021 e una perdita di volumi di circa 141.000 pezzi (-4,5% sul 2020 e -31,2% sul 2019).

«Nel 2022, purtroppo, la politica dei contributi alla rottamazione e all’acquisto di veicoli green decisa ad aprile scorso e modificata nel pieno dell’estate, non si è rilevata efficace considerando che alla fine dell’anno risultano avanzi di risorse superiori a 270 milioni di euro sulle fasce 0-20 e 21-60 g/Km di CO2 e oltre 8,5 milioni per i veicoli commerciali N1 e N2, a riprova che qualcosa non ha funzionato nell’impostazione normativa per l’erogazione e rispetto alle effettive necessità del mercato».

«L’auspicio», dichiara Adolfo De Stefani Cosentino, Presidente di Federauto, la Federazione dei concessionari auto «è che tali consistenti disavanzi di risorse possano, non solo, essere canalizzati velocemente sul nuovo anno ma soprattutto che, intervenendo sul DPCM 6 aprile 2022, così come novellato dal DPCM 4 agosto 2022, si rivedano alcuni aspetti normativi che, allo stato attuale, ostacolano la completa fruizione degli incentivi per gli acquisti di veicoli a bassissimo impatto ambientale. Per ottimizzare l’impiego dei fondi, Federauto ha fatto una serie di proposte, inclusive anche dell’estensione degli incentivi di fascia 0-20 e 21-60 g/Km di CO2 a tutte le persone giuridiche e dell’ampliamento dei contributi destinati ai veicoli commerciali ad altre alimentazioni, oltre che ai soli veicoli elettrici. Ovviamente, la riforma fiscale del settore resta al centro dell’agenda della Federazione, così come lo sviluppo capillare di impianti di ricarica elettrica anche ad elevata potenza, su rete stradale e autostradale, sulla quale resta ancora molto da fare», conclude De Stefani.